After its introduction in 2002, the Ferrari Enzo instantly became the most desirable automobile on sale at the time, and it is easy to see why. Upping the ante in terms of both performance and visual panache over the F50, the Enzo brought Ferrari forth into the 21st century, setting the bar higher once more and proving to competitors like Porsche and Lamborghini that their cars would continue to be the industry benchmark. Using the best possible technology derived directly from the company’s highly successful Formula One program, the Enzo brought race car performance to a platform suitable for use on the road by the privileged few.

This exceptional performance was courtesy of an all new, purpose-built V-12 engine displacing almost six litres and producing 561 horsepower and 485 foot-pounds of torque, which allowed for acceleration from a standstill to 100 km/h in 3.6 seconds, leading to a top speed of over 350 km/h. The bodywork was fine-tuned in Ferrari’s wind tunnel for maximum downforce, and the car’s nose was reminiscent of one on a Formula One car, highlighting both the Enzo’s advanced performance and technology. Featuring advanced composite bodywork clothing a carbon-fibre tub chassis, the Enzo tips the scales at just 1,255 kilograms.

Although 399 Enzos were produced (plus one built later for Pope John Paul II), these cars seldom featured special features and configurations requested by their first owners, with many opting to pick instead from the factory’s suggested colour palate. Some customers, however, sought to go against the grain and as a result, a handful of Enzos can be found with options and specifications deviating slightly from the norm.

First delivered to Switzerland on 15 April 2004, this Enzo boasts one such interesting and seldom seen specification. Finished in Rosso Scuderia, it was further specified that all the side, front, and rear diffuser trim on the car was to be finished in matching Rosso Scuderia rather than black. The colour theme carried through to the interior, which was trimmed in matching red leather. During its time in Switzerland, the car was owned by Jean-Denis Délétraz of Geneva.

After leaving Switzerland, the car was imported to Japan before being purchased by the current owner two years ago and reimported to France. It remains today just as it was when it left the factory and was granted Ferrari Classiche certification in 2016. Furthermore, the car was fully serviced last year at a cost of €15,000 by Motor Service S.r.l., the official Ferrari distributors in Modena, and is also accompanied by a document from them confirming the car’s unique specification with painted trim.

Today, this Enzo remains ready for further use on the road by an enthusiast looking to sample one of the most desirable Ferraris of the Montezemolo era, and its compelling and attractive option of special-order painted exterior trim certainly helps it to stand out from the rest.

Sin dal momento della sua presentazione nel 2002, la Ferrari Enzo divenne immediatamente l'automobile più desiderata, ed è facile capire perché. Alzando il livello sia in termini di prestazioni sia di aspetto estetico rispetto alla F50, l'Enzo ha portato la Ferrari nel 21° secolo, alzando ancora una volta il livello dello scontro, dimostrando ai concorrenti come Porsche e Lamborghini, che erano ancora le auto prodotte a Maranello a rimanere il punto di riferimento del settore. Utilizzando la migliore tecnologia possibile, derivante direttamente dai successi della Formula 1, l'Enzo ha portato le prestazioni di una vettura da corsa su una vettura stradale, disponibile per pochi privilegiati.

Le prestazioni eccezionali erano frutto del motore 12 cilindri a V completamente nuovo, appositamente costruito, di quasi sei litri di cilindrata capace di 561 cavalli e 657 Nm di coppia, che le consentivano di fare lo 0-100 km / h in 3,6 secondi, e di avere una velocità massima di oltre 350 km / h. La carrozzeria è stata messa a punto nella galleria del vento della Ferrari per ottenere il massimo carico aerodinamico, ed il muso della vettura ricordava quello della vettura di Formula Uno, mettendo così in evidenza sia le prestazioni avanzate della Enzo sia la sua tecnologia. Caratterizzata da una futuristica teconologia fatta di pannelli in materiale composito e telaio a vasca in fibra di carbonio, il peso della Enzo ferma l’ago della bilancia a soli 1.255 chilogrammi.

Anche se la produzione totale è stata di 399 Enzo (più una costruita successivamente per Papa Giovanni Paolo II), queste vetture raramente sono state dotate di accessori speciali e configurazioni specifiche richieste dai loro primi proprietari, con molti che si limitavano a scegliere il colore tra quelli suggeriti della fabbrica. Alcuni clienti, però, sono andati controcorrente e, di conseguenza, una manciata di Enzo sono state prodotte con opzioni o specifiche leggermente diverse dalla norma.

Originariamente consegnata in Svizzera il 15 Aprile 2004, questa Enzo è proprio una di quelle, rare, equipaggiate in modo speciale. Finita in Rosso Scuderia, è stata originariamente prodotta su specifica richiesta del primo acquirente, con tutto il lato anteriore ed il diffusore posteriore verniciato, al ponsto che con il nero standard, della stessa tinta Rosso Scuderia del resto della vettura. Il tema del colore è stato poi portato anche all’interno dell’abitacolo, rivestito in pelle rossa. In Svizzera, la vettura è sempre rimasta di proprietà di Jean-Denis Deletraz di Ginevra.

Dopo aver lasciato la Svizzera, la vettura è stata importata in Giappone prima di essere acquistata due anni fa dal proprietario attuale e, di conseguenza reimportata in Europa, in Francia. Rimasta ancora oggi come quando ha lasciato la fabbrica, ha ottenuto la certificazione Ferrari Classiche nel 2016. Inoltre, lo scorso anno la vettura è stata sottoposta ad un tagliando completo, del costo di € 15.000, presso la Motor Service Srl, distributori ufficiali Ferrari a Modena, che ha anche rilasciato unn documento ufficiale che conferma le specifiche uniche della vettura con le sue finiture verniciate.

Oggi, questa Enzo è pronta per essere ulteriormente usata su strada, tra le mani di un appassionato felice di godere di una delle Ferrari più desiderabili dell'epoca Montezemolo, che con la sua interessante ed attraente opzione speciale delle finiture esterne verniciate, spicca certamente tra tutte le altre.